"Vita nuova", così la definisce su uno dei suoi profili Facebook Lucia Riina.

La 39enne, ultimogenita del boss di Cosa Nostra Totò, morto in carcere nel novembre 2017, si è trasferita con il marito e la figlia di due anni a Parigi, dove ha aperto un ristorante il cui nome è un chiaro richiamo alle sue origini: "Corleone by Lucia Riina".

Il locale si trova in Rue Daru, stradina non molto lontana dall'Arc de Triomphe, e promette "autentica cucina siciliana - italiana da scoprire in un ambiente elegante e accogliente".

La facciata del locale è in legno e vetro, ed è sormontata da una tenda verde su cui spicca la scritta Corleone affiancata dalla firma autografa che Lucia Riina utilizza anche per i suoi quadri. A lato, spicca lo stemma di Corleone, un leone che stringe un cuore.

Lucia Riina voleva lasciare da tempo Corleone, dove si sentiva "oppressa ed emarginata", e dove - almeno così sosteneva - aveva un basso reddito. E si era vista rifiutare dal comune e dall'Inps la richiesta di bonus bebè dopo la nascita della figlia.

Proprio in quell'occasione manifestò su Facebook l'intenzione di lasciare il Paese: "Chiederemo al Presidente della Repubblica la revoca della cittadinanza italiana, così sarà chiaro al mondo intero come l'Italia tratta i suoi figli".

Dove abbia trovato i soldi per aprire il locale, non si sa, e d'altronde lei stessa chiede il "rispetto della privacy".

Proprio ieri il carcere di Parma ha presentato alla famiglia Riina il conto delle spese sostenute per il mantenimento in cella del Capo dei Capi: Riscossione Sicilia ha notificato ai parenti del boss - morto dopo 24 anni di detenzione in regime di 41 bis - una cartella esattoriale di circa due milioni.

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata