Dopo aver sospeso del tutto le vaccinazioni con AstraZeneca, la Regione Piemonte è tornata sui suoi passi e ha deciso di bloccare solo il lotto ABV5811 del farmaco anti-Covid.

La decisione è arrivata in seguito alla morte, avvenuta nelle scorse ore a Biella, di un docente di 57 anni a cui ieri era stato somministrato il vaccino AstraZeneca.

In attesa degli esiti dei riscontri per verificare l'eventuale nesso causale, in via precauzionale il commissario dell'Area giuridico-amministrativa dell'Unità di crisi della Regione, Antonio Rinaudo, ha disposto l'immediata sospensione su tutto il territorio regionale della somministrazione del lotto.

Avviati accertamenti sul lotto coinvolto, è stata subito convocata la Commissione piemontese sulla farmaco-vigilanza per l'attivazione di tutte le procedure previste.

"Si tratta di un atto di estrema prudenza, in attesa di verificare se esista un nesso di causalità tra la vaccinazione e il decesso", spiega l'assessore alla Sanità della Regione, Luigi Genesio Icardi. "Ad oggi in Piemonte - aggiunge - non era mai stata segnalata nessuna criticità particolare dopo la somministrazione dei vaccini".

A stretto giro di posta arriva una precisazione di fonti del ministero della Salute, che suonano come una bacchettata alla Regione Piemonte: "Le uniche autorità che possono prendere decisioni sulla sicurezza dei vaccini sono Aifa ed Ema e c'è piena fiducia sulla sorveglianza da loro costantemente esercitata".

(Unioneonline/L)
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