"Sarò in Parlamento il 2 dicembre per presentare il piano strategico dei vaccini che stiamo costruendo".

Sono le parole del ministro della Sanità, Roberto Speranza, parlando all'incontro online "La sanità futura tra innovazione e ricerca", organizzato da Rcs Academy.

"L'Italia - ha proseguito Speranza - ha iniziato a lavorare dal mese di maggio per promuovere un'iniziativa europea in questo campo. È stato il primo motore dell'iniziativa della Commissione europea che ha iniziato a costruire contatti con le aziende farmaceutiche che stanno sviluppando vaccini".

MASSIMA PRUDENZA - "Non possiamo permetterci un'altra ondata all'inizio del 2021, per questo deve rimanere la massima prudenza", ha poi aggiunto riferendosi all'emergenza e alle norme restrittive messe in atto dal Governo.

"La situazione è ancora molto seria - ha sottolineato - con una pressione ancora significativa sul Servizio sanitario nazionale, la circolazione del virus è ancora alta e quindi non possiamo abbassare la guardia".

SEGNALI INCORAGGIANTI - Da alcune settimane, ha poi chiarito, "si vedono dei segnali incoraggianti, con l'Rt sceso da 1,7 a 1,4, 1,18 nella scorsa settimana, ed è possibile che in questa settimana ci sia ancora un numero più basso. L'Rt più basso si traduce in una situazione più incoraggiante anche per accessi ai pronto soccorso e posti letto occupati in area medica e terapia intensiva, dove si inizia a segnalare un primo elemento di controtendenza".

"Non possiamo abbassare la guardia e permetterci leggerezze - ha aggiunto -. Le misure che abbiamo adottato nelle ultime settimane stanno iniziando a dare degli effetti. Abbiamo un segnale di stabilizzazione e riduzione dell'Rt, che è il primo segnale di una pressione che sarà più bassa nelle prossime settimane. La partita è ancora molto dura, ma stiamo percorrendo la strada nella direzione giusta, senza commettere leggerezze e fughe in avanti".

LIMITAZIONI INEVITABILI - A proposito di leggerezze e in vista del Natale e dell'eventuale riapertura della stagione sciistica, Speranza ha ribadito che "ancora oggi ci sono limitazioni che sono inevitabili. Mi piacerebbe poter dire che i problemi sono tutti risolti e riaprire tutto, ma non direi la verità al paese. Non dimentichiamo quanto avvenuto in estate, quando parte del paese ha pensato che la battaglia fosse vinta - ha concluso - Stiamo vedendo in queste settimane il prezzo salato che abbiamo dovuto pagare per quanto avvenuto in quelle settimane. Non possiamo permetterci un'altra ondata a inizio 2021. Finché non avremo cure certe e un vaccino approvato, l'unica arma che abbiamo sono misure che comportano sacrifici".

(Unioneonline/v.l.)
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