"Anche se con molta sofferenza non si può che affermare che le scuole non possono esser considerate, al di là delle dichiarazioni politiche, dei luoghi sicuri" perché "non ci sono in questo momento, in questo paese, luoghi sicuri". Lo ha spiegato durante la trasmissione Agorà, su Rai 3, Massimo Galli, professore ordinario di Malattie infettive all'università Statale di Milano e primario dell'Ospedale Sacco, commentando la decisione di Emiliano di chiudere le scuole in Puglia.

"Nonostante tutti gli sforzi fatti per la scuola, resta il rischio per tutto quello che viene prima, dopo e talvolta durante, perché il distanziamento completo non lo riesci a ottenere", aggiunge, così come "non sicuro lo è qualsiasi luogo che comporti la concentrazione per diverse ore di numerose persone".

"Di tempo se n'è perso veramente tanto in questi mesi da parte di tutti - ha detto Galli - e i trasporti sono una delle cose principali in cui si è perso tempo". Ma il rischio, conferma, è anche nei ristoranti.

NEI RISTORANTI - "La settimana scorsa i Cdc (Centri per il controllo delle malattie statunitensi) di Atlanta, hanno citato uno studio che mostra come essere insieme a mangiare, in alcune realtà, rappresenta un problema per la diffusione. Il rischio chiaramente può essere sia a pranzo che a cena, ma chiudere a cena, come previsto dal dpcm, significa dire - ha concluso - che in un momento di gravità assoluta bisogna stare a casa il più possibile in auto lockdown per esporsi il meno possibile".

(Unioneonline/v.l.)
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