Chiusura anticipata di bar e ristoranti alle 22 o alle 23 (l'orario è ancora oggetto di trattative) e divieto di circolazione dei cittadini alla stessa ora, limitazioni dell’attività di palestre, inizio delle lezioni alle 11 per gli studenti delle scuole superiori, smart working al 75%.

Sarebbero queste le misure in fase di una valutazione del governo e che potrebbero rientrare all'interno del prossimo Dpcm sulle misure anti-Covid. Misure che potrebbero essere rese più restrittive dalle Regioni dove più alto è l’indice di contagio.

In queste ore fonti vicine all'esecutivo fanno sapere che non chiuderanno negozi di parrucchiere e centri estetici: la misura non è sul tavolo della discussione, che coinvolge capidelegazione, Regioni, Enti locali e Cts.

"Siamo più forti rispetto a marzo ma servono nuove misure per evitare che l'Italia raggiunga il livello di altri Paesi", ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza nella riunione con le Regioni, dove il centro del confronto è stato sul caos tamponi.

L’idea di base, ha spiegato l'esponente del governo Conte, è l'irrigidimento delle misure "con una distinzione di base tra attività essenziali e non essenziali perché abbiamo necessità di limitare i contagi".

(Unioneonline/F)
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