"Tornare indietro sarebbe una catastrofe, ma è bene sapere che se i contagi continueranno a salire i lockdown locali saranno inevitabili".

Non usa mezzi termini il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo, intervistato dal Corsera.

"Noi monitoriamo la situazione e guardiamo i dati, ci piacerebbe molto far tornare la situazione alla normalità, ma adesso c'è grande preoccupazione", ammette l'epidemiologo.

"Abbiamo una graduale ascesa dei numeri, ma soprattutto abbiamo anche persone giovani che stanno entrando nelle terapie intensive, nessuno è invulnerabile - osserva -; ricordiamoci che questa è una malattia maledetta, quando colpisce può far male"

"Non ci possiamo permettere di farci sfuggire nuovi focolai - è l'allarme di Miozzo -, l'andamento della curva ci dice che l'Italia si muove e il virus sta viaggiando. Se continua così nuovi divieti saranno inevitabili".

Giusto effettuare maggiori controlli su chi torna dall'estero e sugli stranieri in vacanza in Italia, ma secondo il coordinatore del Cts c'è bisogno di regole "uguali per tutti" a livello europeo".

Inoltre, aggiunge, "tra i nuovi contagiati c'è un'alta quota di persone che scoprono di aver ballato troppo e fatto vacanze nel pieno disprezzo delle regole minime che continuiamo a raccomandare, bisogna intervenire limitando gli assembramenti, abbiamo sempre detto che le discoteche aperte sarebbero state un pericolo".

(Unioneonline/L)
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