Sono stati rimossi, dopo cinque ore di lavoro, i resti della Chevrolet di Beppe Grillo precipitata 39 anni fa sulle montagne di Limone Piemonte, in provincia di Cuneo, causando la morte di Renzo Giberti, della moglie Rossana e del figlio Federico di appena 9 anni.

Una tragedia che la città di Cagliari non può dimenticare: la famiglia viveva infatti nel capoluogo sardo, dove Renzo, ex giocatore del Genoa, era titolare di un'agenzia di diffusione stampa in viale Elmas.

Un incidente che risparmiò solo l'altra figlia dei coniugi Giberti, la piccola Cristina, che all'epoca aveva sette anni e casualmente non partecipò all'escursione.

Le operazioni di rimozione si sono svolte stamani proprio sotto gli occhi di Cristina, e in seguito alle sollecitazioni giunte nei giorni scorsi dal sindaco di Limone, Massimo Riberi.

"Quello non è un trofeo da mostrare", aveva detto nei giorni scorsi, riferendosi alle persone che, una volta sul posto, scattavano fotografie "come se fosse un'attrazione".

Il fondatore del Movimento 5 Stelle aveva allora contattato l'amministrazione comunale dicendosi pronto a pagare le spese - mille euro - per ora sostenute dal Municipio.

L'incidente risale al 7 dicembre 1981. Grillo era alla guida dell'auto in compagnia di amici dei quali era ospite a Limone. Dopo pranzo stavano facendo una gita lungo l'ex via militare quando il suv è improvvisamente precipitato causando la morte dell'ex calciatore del Genoa con moglie e figlio.

Grillo si lanciò fuori dall'abitacolo e fu condannato in via definitiva a 14 mesi con sospensione della pena.

(Unioneonline/v.l.)
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