Domenica da incubo per migliaia di passeggeri in partenza per le vacanze e non solo.

Dopo il via libera all'occupazione di tutti i posti a sedere sui treni e la marcia indietro del ministero dei Trasporti, migliaia di persone sono rimaste a terra.

Italo ha dichiarato di aver cancellato otto treni della mattina e numerosi biglietti anche per il pomeriggio, stimando di aver causato disagi per ottomila persone. Cancellati i tre collegamenti fra Milano e Ancona, in pratica i collegamenti con tutte le località di mare della riviera romagnola.

Trenitalia ha inviato una mail ai viaggiatori avvisandoli che si atterrà alle nuove disposizioni previste dall'ordinanza firmata ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza, su cui oggi il suo portavoce Nicola Del Duce ha assicurato che c'è stata "piena condivisione e con l'obiettivo di tutelare la sicurezza dei viaggiatori".

"Le ricostruzioni odierne su presunte divergenze con il ministro De Micheli relativamente al distanziamento sui treni a lunga percorrenza - ha assicurato Del Duce - sono del tutto infondate".

"Un grande caos" ha sintetizzato Stefano Malorgio, segretario nazionale della Filt Cgil, contrario al via libera all'occupazione completa dei posti a sedere sui treni. "E non è ancora finita, ora la norma nazionale è stata tolta, con il caos che ha generato, ma restano quelle di alcune regioni" che hanno deciso di mantenere il 100% di occupazione dei posti, come Lombardia, Liguria e Piemonte.

"Ma il virus - dice - non muta in base alle regioni e ci vorrebbe un indirizzo nazionale".

(Unioneonline/D)
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