Speranza, senza nominarlo e senza polemizzare, lancia un messaggio a Matteo Salvini che ieri - nonostante il richiamo - si è rifiutato di indossare la mascherina durante il convegno "negazionista" sul Covid che si è tenuto in Senato.

"Non dividiamoci sulle regole essenziali, di fronte a una crisi e un'emergenza come quella del coronavirus il Paese deve essere unito, non dividiamoci su questioni fondamentali. Sono rimaste tre regole: il distanziamento, l'uso delle mascherine e il frequente lavaggio delle mani. Sono regole essenziali", dichiara intervistato a Radio Anch'io.

"Siamo fuori dalla tempesta ma non in un porto sicuro", è il monito del ministro. "Siamo tra i pochi Paesi al mondo che hanno imposto l'obbligo di quarantena per chi proviene dai Paesi extra-Schengen e da due Paesi europei, Bulgaria e Romania".

Speranza sottolinea la "collaborazione e sintonia" tra Stato, enti locali e cittadini, poi il discorso vira sulla scuola.

"A fine agosto - spiega - si riunirà il Comitato tecnico scientifico per una valutazione finale, ma la nostra priorità è riaprire tutte le scuole, di ogni ordine e grado. E farlo in totale sicurezza. La chiusura delle scuole è stata la scelta più dolorosa che ho dovuto compiere, ma indispensabile. In alcuni Paesi la riapertura ha fatto rialzare la curva, ci vuole massima cautela".

(Unioneonline/L)
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