In 24 ore 500mila cittadini italiani hanno scaricato la app Immuni. "Significa che l'app è stata apprezzata nella sua semplicità e i cittadini ne hanno capito l'utilità", ha dichiarato il ministro per l'Innovazione Paola Pisano.

"Siamo tra i primi Paesi al mondo e il primo tra i grandi Paesi Ue ad usare simili tecnologie", sottolinea Pisano, ricordando che la app è stata sviluppata "nel pieno rispetto della privacy".

La app serve per tracciare i contagiati da coronavirus: gli smartphone a distanza inferiore a un metro si scambiano in maniera anonima codici generati automaticamente. Poi la Asl di riferimento sblocca il codice dell'ammalato facendo partire messaggi di allerta sugli smartphone delle persone venute in contatto.

Per funzionare serve che in molti la scarichino. L'applicazione non traccia gli spostamenti e i dati verranno cancellati entro dicembre 2020.

Boom di download dunque, sia sul Play Store dei dispositivi Android che su Apple.

Ma al momento Immuni non è funzionante: sarà testata a partire dall'8 giugno e solo in quattro regioni italiane: Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia. Dopo diventerà operativa su scala nazionale.

Sebbene non sia ancora operativa, molti italiani hanno già lasciato un primo feedback. Più di 2mila le recensioni sui dispositivi Apple, più di 3.500 quelle sui dispositivi Android. Pareri che ovviamente non entrano nel merito del funzionamento della app, ma spaziano da chi ha avuto qualche difficoltà nell'installazione a chi ne apprezza l'interfaccia. In molti, giudicandola uno strumento utile per combattere il Covid-19, esortano gli altri utenti a scaricarla.

(Unioneonline/L)
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