Il presidente del Veneto Luca Zaia boccia il "passaporto sanitario" ma condivide la preoccupazione di Christian Solinas degli ingressi nell'Isola in vista della riapertura dei confini regionali.

Secondo il governatore veneto "pensare a una patente di sanità è impossibile" perché "stiamo parlando di una foto, di un'istantanea: il tampone non ci dà la garanzia che da qui a fine vacanza tu sia una persona negativa".

Nonostante ciò, ha aggiunto, "il principio fondante del pensiero di Christian Solinas, persona che conosco e stimo, è del presidente di un'Isola importante come la Sardegna che immagina un sistema di regolamentazione sanitaria degli accessi".

Per il governatore veneto "è legittimo che il presidente di una regione che è un'Isola si ponga la questione, come se la pone Pantelleria".

L'idea di un passaporto sanitario è stata bocciata dal professor Massimo Galli, primario di Malattie Infettive dell'ospedale Sacco di Milano: "Serve solo a complicare la vita, proponendo qualcosa di poco realizzabile che non ha senso. Rende tutto più difficile e rende anche meno attrattive le Regioni. Mi sembra una soluzione né sostenibile scientificamente, né sostenibile praticamente, né particolarmente utile".

(Unioneonline/D)
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