Dovrebbero iniziare nelle prossime ore i lavori di rimozione del Frecciarossa 1000, il treno deragliato lo scorso 6 febbraio a Ospedaletto Lodigiano.

Si lavora per allontanare le linee dell'alta tensione dal convoglio e sul primo binario, ma anche per finire di preparare la zona in vista del maxi-cantiere.

"Ora inizia il lavoro più importante e complesso per il ripristino della linee ad Alta velocità e Rfi metterà in campo decine e decine di persone - ha spiegato il prefetto Marcello Cardona -. L'obiettivo, compatibilmente alle esigenze dell'Autorità giudiziaria è far sì che si riprenda al più presto una situazione di normalità. Sul posto arriveranno i mezzi pesanti già parcheggiati in zona, alcuni dei quali passeranno sui ponti sopra l'autostrada e sopra la ferrovia. Alcune autorizzazioni sono già arrivate".

LE INDAGINI - Per l'incidente sono indagati cinque addetti alla manutenzione con l'ipotesi di reati colposi, l'azienda Rfi per responsabilità amministrativa, e l'amministratore delegato di Alstom Ferroviaria Michele Viale, la società che avrebbe prodotto una parte dell'attuatore dello scambio incriminato di aver causato l'incidente.

"Stiamo collaborando con le autorità competenti in seguito a questo atto dovuto - spiegano dall'azienda -. Abbiamo messo a disposizione tutta la documentazione e il materiale richiesto. In particolare, abbiamo consegnato un nostro attuatore, cioè il componente dello scambio identico a quello che si presume fosse, al momento dell'incidente, guasto. Da sottolineare è che noi non ci siamo occupati né dell'assemblaggio né dell'installazione del pezzo stesso".

Intanto sono circa dieci gli attuatori sequestrati in tutta Italia, che fanno parte dello stesso meccanismo che azionava lo scambio 05 sulla Milano-Bologna e su cui sono in corso ulteriori indagini.

(Unioneonline/D)
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