I carabinieri di Reggio Emilia hanno notificato a 26 persone l'avviso di fine indagine (preludio alla richiesta di rinvio a giudizio) dell'inchiesta "Angeli e demoni" sugli affidamenti illeciti nella Val d'Enza.

Sono 108 i capi d'imputazione contestati in totale, e tra gli indagati c'è anche il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti, per cui la Cassazione oggi ha giudicato "infondate" le misure cautelari degli arresti domiciliari e dell'obbligo di dimora.

I reati contestati ai 26 indagati sono, a vario titolo, peculato d'uso, abuso d'ufficio, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, falsa perizia anche attraverso l'altrui inganno, frode processuale, depistaggio, rivelazioni di segreto in procedimento penale, falso ideologico in atto pubblico, maltrattamenti in famiglia, violenza privata, lesioni dolose gravissime, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Sono stati confermati dunque tutti i capi di imputazione. Gli indagati hanno venti giorni di tempo per essere interrogati o produrre memorie, poi la Procura potrà procedere con le richieste di rinvio a giudizio.

"La massiccia attività istruttoria, le nuove consulenze tecniche, gli interrogatori corroborati da mirati riscontri e, non da ultimo, l'analisi del materiale informatico e documentale sequestrato ha consentito di confermare le ipotesi accusatorie riconosciute dal gip e di integrare il quadro probatorio", fa sapere il procuratore di Reggio Emilia Masco Mescolini.

(Unioneonline/L)
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