"Sono sconvolto e devastato per quello che è successo".

Lo ha detto Pietro Genovese durante l'interrogatorio di garanzia. Il 20enne - figlio del regista Paolo - è ai domiciliari per aver travolto e ucciso due ragazzine di sedici anni, Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, nella notte tra il 21 e il 22 dicembre.

L'accusa nei suoi confronti è di duplice omicidio. "Questa è una tragedia per tutte e tre le

famiglie coinvolte - hanno commentato gli avvocati di Genovese, Franco Coppi e Gianluca Tognozzi -. Pietro non è il killer che è stato descritto e merita rispetto e comprensione come i familiari di queste due

ragazze''.

Dopo l'incidente Genovese è risultato positivo all'alcoltest con un tasso di 1,4, superiore di tre volte al limite consentito e, oltretutto, "non negativo" ai test antidroga: avrebbe assunto cocaina e cannabis nei giorni precedenti.

"Al momento non abbiamo presentato nessuna istanza di attenuazione della misura cautelare, rifletteremo su un eventuale ricorso al Riesame", hanno concluso i legali.

Ascoltati anche i due giovani che erano in auto assieme a Genovese al momento della tragedia di Corso Francia.

(Unioneonline/M)
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