I carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno rinvenuto 31 grammi di cocaina nell'auto di Paolo Pirino, il giovane arrestato per concorso nell'omicidio, il 23 ottobre scorso nel quartiere dei Colli Albani a Roma, del personal trainer Luca Sacchi, assieme a Valerio Del Grosso, l'autore materiale del delitto.

Il ritrovamento è avvenuto nel corso di accertamenti disposti dalla Procura. La droga, stando a quanto si apprende, era divisa in bustine e nascosta nel passaruota anteriore destro dell'auto.

Intanto restano oscuri i contorni della compravendita di stupefacenti che ha portato alla morte di Sacchi.

Gli investigatori stanno lavorando per risalire all'identità del cosiddetto "finanziatore", la persona che avrebbe fornito i 70mila euro contenuti nello zaino di Anastasia, fidanzata di Sacchi, in biglietti da 50 e 20 euro, poi rubato dai killer. Il nome del vero destinatario dei 15 chili di marijuana potrebbe essere contenuto nella rubrica del telefonino segreto di Giovanni Princi, ex compagno di scuola di Sacchi finito in carcere.

Nuove risposte potrebbero arrivare dalla stessa Anastasia attesa all'interrogatorio di garanzia fissato per mercoledì prossimo davanti al gip Costantino De Robbio che ha firmato l'obbligo di firma nei suoi confronti, indagandola per il tentativo di acquisto della sostanza stupefacente.

La ragazza, a detta degli investigatori, non ha fornito, nelle ore successive al fatto, alcun tipo di aiuto alle indagini per accertare la verità. Secondo i pm, lei e Princi "dimostrano, seppur con gradi diversi, di essere pienamente inseriti nel circuito della compravendita di stupefacenti ed è sorprendente - aggiunge il giudice - la sua chiusura ad ogni collaborazione con gli organi investigativi per assicurare alla giustizia gli autori del delitto del fidanzato". E ad essere sorpresa è innanzitutto la famiglia Sacchi: "Anastasia per noi era una figlia, adesso non la conosco più", aveva detto qualche giorno fa il padre di Luca.

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata