Un solo colpo di pistola di piccolo calibro alla nuca.

Una vera e propria esecuzione compiuta qualche giorno fa, a non molta distanza dal luogo dove un poliziotto ha trovato l'auto con il cadavere.

È ritenuto dagli inquirenti un leader del gruppo camorristico che, in autonomia, gestisce l'importante piazza di spaccio delle "Case Celesti" di Secondigliano, Domenico Gargiulo, 29 anni, il cui corpo senza vita è stato trovato ieri nel quartiere di Scampia, a Napoli, in un'auto rubata.

Il cadavere è stato rinvenuto avvolto in una coperta e con il capo sanguinante coperto da un asciugamano.

Sull'episodio indagano polizia e Direzione Distrettuale Antimafia.

Al momento gli investigatori non ritengono che questo omicidio sia legato a quello di Giuseppe Sorrentino, 51 anni - ritenuto legato al clan degli Amato-Pagano - ammazzato l'altro ieri mentre era alla guida di un'auto.

Sembrerebbe più un regolamento di conti interno al gruppo camorristico che fa capo all'ex scissionista Roberto Manganiello (arrestato dalla Squadra Mobile nel 2014), di cui Gargiulo era il braccio destro.

Gargiulo sarebbe dunque caduto in una trappola che gli sarebbe stata tesa da qualcuno che conosceva.

Sul suo corpo verrà effettuata autopsia alla Seconda facoltà di Medicina del capoluogo campano.

(Unioneonline/F)
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