La procura di Siracusa ha aperto un fascicolo, al momento senza ipotesi di reato, sul caso della Gregoretti, la nave della Guardia costiera che da cinque giorni resta ancorata al porto di Augusta.

Inviati sulla nave medici e carabinieri dei NAS, che ieri hanno visitato le 116 persone a bordo comunicando una situazione alquanto drammatica.

"Ci sono un caso di tubercolosi e un altro di cellulite infettiva; 20 casi di scabbia e qualche altro caso con diverse patologie. In totale sono 29 i migranti con problemi di natura sanitaria. Oltre ai due casi di estrema gravità, anche gli altri devono avere le cure", ha tuonato il procuratore capo di Siracusa Fabio Scavone.

E mentre il Viminale ha già annunciato come il caso sia "vicino alla soluzione", 16 minorenni non accompagnati sono stati fatti scendere.

Le persone a bordo erano state salvate, nella notte tra giovedì 25 e venerdì 26 luglio, dopo il naufragio della loro imbarcazione. Il centro di coordinamento che dipende dal ministero dell’Interno aveva quindi inviato la Gregoretti a recuperare i 135 naufraghi e successivamente aveva indirizzato la nave verso il porto militare di Augusta, in provincia di Siracusa. Fino ad oggi, però, il ministero si è rifiutato di dare l'autorizzazione allo sbarco.

Il vicepremier Luigi Di Maio ha chiesto "rispetto" per i nostri militari della Gregoretti. "L'Italia non

può sopportare nuovi arrivi di migranti, noi abbiamo dato come Paese e quei migranti devono andare in Europa, però non si trattino i nostri militari su quella nave come dei pirati", dice. "Pieno rispetto per le forze dell'ordine, pieno rispetto per i poliziotti, pieno rispetto per i nostri militari", ha precisato.

(Unioneonline/v.l.)
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