'Ndrangheta, politica e gestione di attività commerciali attorno all'aeroporto di Malpensa.

I carabinieri di Milano hanno arrestato 34 persone (32 di nazionalità italiana, uno di origini marocchine e una donna romena) nell'ambito dell'inchiesta "Krimisa", coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo lombardo.

Gli indagati sono accusati, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, danneggiamento seguito da incendio, estorsione, violenza privata, lesioni personali aggravate, minaccia, detenzione e porto abusivo di armi, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, truffa aggravata ai danni dello Stato e intestazione fittizia di beni, accesso abusivo a un sistema informatico o telematico.

Al centro delle indagini - iniziate nel 2017 - le cosche attive nei territori di Legnano (Milano) e Lonate Pozzolo (Varese) e i suoi interessi sullo scalo del Varesotto.

In particolare, le organizzazioni criminali puntavano ai parcheggi attorno all'aeroporto e alla costruzione di nuove attività commerciali nei Comuni della zona.

Gli investigatori sono riusciti a documentare alcuni incontri organizzati dalle cosche per decidere come risolvere le controversie e assegnare territori e competenze agli affiliati.

Per questo il gip di Milano ha disposto il sequestro di beni del valore di circa due milioni di euro, tra cui due parcheggi privati, "Malpensa Car Parking" e "Parking Volo Malpensa", e metà delle quote della società "Star Parkings".

I proventi delle attività erano investiti in parte nell'acquisto di ristoranti e di terreni per la costruzione di parcheggi poi collegati con navette all'aeroporto.

(Unioneonline/F)
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