Scontri prima di Inter-Napoli, morto un tifoso. Il questore: "Stop alle trasferte" VIDEO
Non ce l'ha fatta un 35enne investito da un van con a bordo supporter partenopei. Nel bilancio anche 4 accoltellatiUn tifoso dell'Inter è morto dopo essere stato investito da un van che trasportava supporter del Napoli in trasferta a Milano per la partita di San Siro tra la squadra nerazzurra e quella partenopea.
L'uomo, Daniele Belardinelli, 35 anni, è morto dopo il ricovero d'urgenza all'ospedale San Carlo del capoluogo lombardo.
L'investimento sarebbe avvenuto nel corso di tafferugli tra le due tifoserie prima del fischio d'inizio in via Novara, nelle vicinanze dello stadio.
In particolare, un gruppo di ultras nerazzurri, sembra armati di mazze e bastoni, avrebbe bloccato il mezzo dei napoletani, i quali, per sfuggire all'agguato, avrebbero accelerato, travolgendo il 35enne.
Sull'episodio indagano le forze dell'ordine, che hanno già fermato tre persone, note nell'ambiente ultras.
Complessivamente, nel corso degli scontri, cui avrebbero partecipato anche supporter del Varese e del Nizza, sono stati accoltellati quattro tifosi campani.
In seguito all'accaduto il Questore di Milano ha annunciato che chiederà la chiusura della curve dell'Inter per non meno di 5 giornate.
Dei tragici fatti di San Siro ha parlato anche il ministro dell'Interno, Matteo Salvini: "Nel 2018 non si può morire per una partita di calcio", il suo commento via Twitter.
IL QUESTORE: "CURVA CHIUSA E STOP ALLE TRASFERTE" - In conferenza stampa il questore di Milano Marcello Cardona ha parlato di un "fatto gravissimo".
"Richiederò lo stop alle trasferte dei tifosi dell'Inter fino alla fine del campionato e la immediata chiusura della curva dell'Inter fino al 31 marzo 2019, dunque per cinque partite di campionato e una di Coppa Italia", ha fatto sapere.
"Saremo durissimi, anche con i Daspo", promette ancora il questore, ricordando che "al momento ne stiamo valutando almeno nove".
Due ultrà interisti sono stati arrestati, mentre un terzo è stato identificato.
LE SCUSE DEL SINDACO SALA - In un post pubblicato su Facebook intanto il sindaco di Milano Beppe Sala, che ieri sera era a San Siro per assistere al match, ha chiesto scusa al calciatore napoletano Kalidou Koulibaly, vittima di cori razzisti, "a nome mio e della Milano sana che vuol testimoniare che si può sentirsi fratelli nonostante i tempi difficili in cui viviamo".
"Quei 'buu' a Koulibaly sono stati una vergogna. Un atto vergognoso nei confronti di un atleta serio come lui, che porta con fierezza il colore della sua pelle. Non mi piace, per mia natura, pensare a cosa devono fare gli altri per risolvere i problemi della società in cui viviamo. Preferisco sempre partire da cosa devo fare io. E in questo caso farò una cosa molto semplice. Continuerò ad andare a vedere l’Inter, ma ai primi 'buu' farò un piccolo gesto, mi alzerò e me ne andrò. Lo farò per me, consapevole del fatto che a chi ulula contro un atleta nero non fregherà niente di me. Ma lo farò", si legge nel messaggio.
Ha poi invitato la società nerazzurra a prendere posizione contro il razzismo: "L’Inter FC farà quel che ritiene. A me piacerebbe che a Empoli la fascia da capitano la portasse Asamoah".
(Unioneonline/l.f.-F)