Hanno deciso di rispondere alle domande dei magistrati della Procura dei minori di Sassari, i due giovanissimi indagati per le percosse al senzatetto di cittadinanza marocchina Abdellah Beqeawi. Trapela questo dagli interrogatori di questa mattina.

E trapela anche che i due ragazzi hanno scelto di collaborare raccontando quanto avvenuto a Beqeawi, nei giorni prima del decesso, avvenuto il 23 dicembre dello scorso anno ad Arzachena. Stando a indiscrezioni, nessuno dei due giovani ha colpito la vittima, ma entrambi hanno assistito alle percosse.

Il difensore, l'avvocato Francesca Pileri, non ha voluto rilasciare dichiarazioni sulla posizione e sul contenuto dell'interrogatorio del suo assistito. La Procura dei minori di Sassari e quella di Tempio sentiranno anche gli altri indagati (assistiti da Eleonora Bianco, Irene Sangaino, Luca e Carlo Montella). E' stata anche disposta una perizia informatica sui telefonini sequestrati ai ragazzi. Alcuni dei giovanissimi indagati avrebbero ricevuto minacce di morte.

Nel frattempo, c'è da segnalare una situazione di tensione tra il Comune di Arzachena e la Prefettura. Gli amministratori comunali arzachenesi hanno convocato per lunedì un incontro riservato con le forze dell'ordine e gruppi di volontariato, sui fenomeni di violenza gratuita che coinvolgono gli adolescenti. La Prefettura di Sassari ha stoppato la partecipazione dei rappresentanti dell'Arma dei Carabinieri, spiegando che l'unica sede per questo tipo di attività è il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. Gli amministratori arzachenesi si sono detti amareggiati per questa decisione.
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