Restrizioni confermate fino al 13 aprile in tutta Italia contro l'emergenza da Covid-19.

A comunicarlo, in diretta da Palazzo Chigi, il premier Giuseppe Conte, che ha confermato di aver appena firmato il nuovo decreto.

"L'invito a tutti - ha spiegato Conte - è a continuare a rispettare le regole", perché "non ci possiamo permettere che l'irresponsabilità di alcuni porti a un danno per tutti".

"Mi dispiace - ha poi aggiunto il premier - che queste restrizioni capitino durante le festività pasquali. Ma appena gli esperti ce lo consentiranno procederemo con un allentamento delle misure".

"Non so ancora dirvi quando" ha chiarito anche con riferimento a chi oggi parlava del 3 o 6 maggio come reali date di riapertura.

Parola dunque agli esperti per capire quando si potrà entrare "nella fase due, quella della convivenza col virus e dell'allentamento, e poi nella fase tre di uscita dall'emergenza e di ripristino dell'assoluta normalità nelle attività lavorative e sociali".

LA NOVITA' - Unica novità introdotta nel Decreto, che ripropone il medesimo regime di restrizioni del precedente, è la sospensione "anche delle sedute di allenamento per evitare che società sportive possano pretendere dai propri atleti anche solo gli allenamenti, in particolare se collettivi".

E sulla circolare del Viminale del 31 marzo il chiarimento: "Non abbiamo mai autorizzato l'ora d'aria genitori-figli, in fase di interpretazione si può consentire anche l'accompagno di un bambino ma ciò non deve essere ooccasione per un genitore di andare a spasso".

"Abbiamo i primi effetti positivi, non abbassiamo soglia di guardia", la conclusione.

L'EUROPA - "Il Mes così com'è è inadeguato a fare fronte a questa emergenza", ha poi specificato Conte con riferimento al suo intervento con i leader Ue sul tema emergenza coronavirus. "E' uno strumento nato per choc asimmetrici, noi stiamo attraversano uno tsunami di portata epocale. Il Mes può essere in prospettiva, se verrà snaturato e posto nell'ambito di un ampio ventaglio di interventi, senza condizionalità preventive o successive, può essere uno strumento fra gli altri che ci offriranno per mettere in piedi una strategia europea".

(Unioneonline/v.l.)
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