"Siamo pronti ad accogliere il cambiamento ma nessuno di noi sarà disposto a perdere un solo posto di lavoro".

In un documento diffuso oggi il Coordinamento delegati centrale Enel Sulcis prende posizione sulle prospettive future legate all'arrivo del metano e alla sempre più probabile riconversione della centrale.

L'attuale, alimentata a carbone, potrebbe essere dismessa ed essere sostituita da un impianto, più piccolo, alimentato a gas. In quel caso gli occupati scenderebbero sotto le cento unità, invece delle attuali 400.

"Il metano è essenziale -si legge nella nota - e noi accoglieremo il cambiamento, ma non saremo disponibili a rinunciare neanche ad un solo posto di lavoro. Chiediamo un patto territoriale dove tutti gli attori si devono coordinare per lo scioglimento dei nodi legati al porto industriale, per commissariare il progetto di rilancio dell'intero polo energetico -industriale ed inoltre per garantire i livelli occupazionali attraverso una riqualificazione e formazione dei lavoratori".

Nei giorni scorsi i delegati della centrale sono stati ricevuti dal sindaco di Portoscuso Giorgio Alimonda con cui hanno condiviso l'idea che tutte le iniziative imprenditoriali legate al porto debbano convivere.
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