Meno tre mesi al licenziamento dei dipendenti dell'Aras in liquidazione che chiedono l'applicazione della legge sul loro assorbimento nell'Agenzia Laore. Questo pomeriggio i lavoratori sono ritornati a manifestare sotto il palazzo del Consiglio regionale in via Roma a Cagliari.

"Ieri - hanno spiegato il segretario di Confederdia Osvaldo Ibba e Paola Naitana del Gruppo sit-in - le organizzazioni sindacali sono state ricevute dai commissari liquidatori che hanno escluso qualsiasi possibilità di prosecuzione della convenzione dell'associazione degli allevatori con l'Agenzia Laore, questo significa che il 31 dicembre chiuderà l'Aras e i dipendenti andranno a casa".

Come è noto, l'Aras si occupa di tutto il sistema della misura del benessere animale che fa girare quaranta milioni di euro per gli allevatori, ma che finirà per bloccarsi dal primo gennaio. E c'è di più: "Entro dicembre - ha aggiunto Ibba - per far cassa, i liquidatori devono vendere i materiali mobili, compresi i macchinari del laboratorio di Oristano che si occupa della salubrità delle produzioni lattiero casearie sarde. E se succede questo non si potrà iniziare la campagna casearia in Sardegna".

Quindi, ha sottolineato Naitana, "l'unica soluzione per la vertenza che va avanti da quindici anni è l'applicazione della legge". Mancano due step per ottenere ciò che chiedono i dipendenti, ovvero il passaggio dei 250 dipendenti nell'Agenzia Laore: la pubblicazione delle graduatorie del concorso riservato per 225 posti e l'avvio del bando per altre 25 figure professionali".

(Unioneonline/F)
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