Gli hotel sardi provano a resistere, ma è sempre più alta la probabilità di chiusura anticipata per via dell'aumento dei contagi nell'Isola che sta spingendo molti turisti ad annullare le vacanze o a scegliere altre destinazioni.

A settembre, spiega il presidente di Federalberghi Paolo Manca, si rischia di lavorare con una percentuale in meno di turisti del 70-80%. "Se non si raggiunge almeno il 35% molti alberghi saranno costretti a chiudere prima del tempo sull'onda di quello che sta succedendo alle discoteche".

"Ci sono tutte le condizioni - continua Manca - per far capire che il clamore mediatico sulla Sardegna è ingiustificato e che nell'Isola si può trascorrere una vacanza tranquilla e sicura".

Prenotazioni a picco, ma questo, continua Manca "è stato l'anno del last minute, la gente chiama tre o quattro giorni prima dell'arrivo".

Nulla è detto insomma: "Ma è chiaro che ora il clamore mediatico sulla Sardegna si sta allargando alla stampa estera e questo rischia di bloccare le prenotazioni degli stranieri. Bisogna far capire che la Sardegna non è epicentro Covid, che i numeri sono in linea con quelli normali, se consideriamo che ci sono anche i turisti, e che proprio da parte dei turisti ci sono stati comportamenti irresponsabili. Non certo negli alberghi, che hanno adottato e adottano misure che fanno stare l'ospite al sicuro. Rischi non ce ne sono".

Nel frattempo il coordinatore della Lega, Eugenio Zoffili, ha annunciato che porterà in Vigilianza Rai i servizi dei tg in cui viene "infangata" l'Isola.

(Unioneonline/L)
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