Dopo l'ok del Cipe, che ha accolto la richiesta della Regione Sardegna di poter usare le risorse ancora disponibili (circa 14 milioni di euro) per finanziare interventi a sostegno degli asili nido colpiti dagli effetti dell'emergenza sanitaria, il presidente Christian Solinas esprime piena soddisfazione ricordando come difendere le strutture per l'infanzia significhi "sostenere le famiglie in questa fase difficile. Il Governo ha riconosciuto la validità della nostra proposta che punta a difendere l'intero sistema dei servizi educativi per l'infanzia. Preservare le strutture per la prima infanzia, pubbliche e private, significa garantire che i territori e le comunità dell'Isola non perdano servizi indispensabili per le nostre famiglie".

Il programma, aggiunge il governatore, "si inserisce in una cornice di interventi a tutto campo che abbiamo portato avanti per garantire ai sardi una ripartenza che non lasci nessuno indietro. Sviluppo economico, lavoro e famiglia sono pilastri che abbiamo il dovere di sostenere e su cui poggia il futuro della nostra Isola".

Sulla vicenda sono intervenuti anche gli assessori della Programmazione, Giuseppe Fasolino, e dell'Igiene e sanità e dell'assistenza sociale, Mario Nieddu: "Una riprogrammazione dei fondi che ritenevamo necessaria per rispondere alla situazione d'emergenza determinata dalla pandemia".

Tre gli indirizzi d'intervento individuati dalla Giunta e approvati da Roma: supporto ai Comuni in cui si trovano le strutture per la prima infanzia, pubbliche e private, attraverso un contributo destinato alla copertura dei costi di gestione, compreso il costo del personale; progettazione di servizi educativi di supporto alla famiglia, con particolare attenzione ai bambini disabili; investimenti per l'ampliamento e ristrutturazione degli spazi per garantire il distanziamento, anche nei nidi domiciliari.

(Unioneonline/s.s.)
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