Era stato presentato il 9 gennaio di tredici anni fa e il 28 giugno successivo era stato messo in vendita. Fu subito un successo. Code davanti ai negozi della Apple, in America, e l'anno successivo in tutto il mondo, Italia inclusa. Era soltanto l'inizio e l'iPhone aveva già rivoluzionato la telefonia mobile: fu chiaro a tutti, sin dal primo momento in cui Steve Jobs si era presentato sul palco del Macworld di San Francisco.

Sullo sfondo nero campeggiava la mela col morso, simbolo di Apple. Il guru di Cupertino indossava un maglione a collo alto nero, le maniche arrotolate sotto i gomiti, un paio di jeans e scarpe da tennis, portava i capelli corti e occhiali da vista. Prima di presentare il nuovo prodotto aveva ripercorso tutte le tappe: un successo dietro l'altro. Passeggiava sul palco, il tono della voce era pacato. Faceva molte pause, tutte ad effetto. Intrecciava e allargava le mani ad accompagnare parole pesanti come macigni nel presente e nel futuro della tecnologia. La platea era gremita e c'era un silenzio impressionante. Rotto da un applauso quando Steve e Jobs aveva ricordato la prima fermata di un viaggio nel futuro: 1980, il computer. E poi il 2001, con l'iPod per sentire la musica.

Ma il pezzo forte doveva ancora arrivare, ed era una sintesi tra le due precedenti. Alle sue spalle lo schermo si era aperto come un libro ed era apparso: il primo iPhone. Da quel momento esatto il mondo della telefonia - e non solo - non sarebbe stato più lo stesso. Si erano aperti diversi schermi come fossero uno dentro l'altro, il pubblico applaudiva senza sosta. Il 9 gennaio 2017 era stata presentata la più grande rivoluzione informatica dell'epoca moderna. Tre pollici e mezzo, sfondo nero: così diverso dai modelli di oggi, così superato rispetto ai telefoni di oggi, eppure così straordinariamente nuovo. Il melafonino, come veniva chiamato all'epoca, era stato lanciato sul mercato sei mesi dopo. Il debutto nei negozi era avvenuto il 29 giugno. Nel frattempo la Apple aveva promosso una campagna mediatica capace di creare un'attesa irresistibile tanto che la notte prima dell'apertura dei negozi si erano formate lunghe code di persone pronte all'acquisto. C'è stato addirittura chi si era messo in fila cinque giorni prima per essere sicuro di non lasciarsi sfuggire il piccolo gioiello. Non solo. Il 28 giugno l'azienda aveva fatto una comunicazione ai dipendenti: insieme alle strategie e i complimenti veniva loro promesso un terminale da 8 GB da consegnare alla fine di luglio, una volta soddisfatte le richieste legate al lancio.

Il primo iPhone era un connubio tra telefonino, internet navigator e iPod con un display completamente touch. I concorrenti lo avevano molto criticato perché non era ancora provvisto di un modulo per le connessioni 3G anche se poteva connettersi alle reti hi-fi. Ma davanti al successo planetario tutti dovettero cambiare idea: un milione i telefonini venduti ad appena tre mesi dal lancio anche se il prezzo non era basso, 599 dollari. Quando arrivò in Italia il primo modello, un anno dopo, era già modificato rispetto al primo: l'iPhone 3G non aveva più la scocca in alluminio ma era in policarbonato lucido. E possedeva anche il Gps. La novità era stata accompagnata da un'altra grande intuizione: la creazione dell'App store. Attraverso un negozio virtuale i clienti potevano installare ogni sorta di applicazione. Fu un successo strepitoso anche questo: basti pensare che nella prima settimana il nuovo store aveva registrato la cifra record di dieci milioni di download. Il prezzo di vendita del nuovo telefonino, commercializzato da Vodafone e Telecom, era di 499 euro o 560 a seconda della versione. Per la casa di Cupertino erano anni di grande euforia e la Apple era partita con gli aggiornamenti annuali dell'hardware. Aumentavano velocità e potenza e, oltre la navigazione su internet, era possibile utilizzare l'iPhone anche per i giochi. E non era ancora tutto: in questa fase era stata inserita la possibilità di procedere con il copia e incolla dei testi e la ricezione di mms, opzioni non contemplate dalle prime versioni. Altra super novità: col telefonino si potevano registrare video.

Da allora la corsa non si è mai fermata e ogni modello è stato cambiato in modo significativo con l'offerta di servizi sempre maggiori. In tredici anni l'iPhone è completamente cambiato, ere geologiche dividono il primo dall'ultimo modello in commercio. Per proteggere la sua straordinaria invenzione la Apple ha registrato più di trecento brevetti. I più venduti in assoluto sono i modelli iPhone 6 e iPhone 6 plus: cento milioni di prodotti nel mondo. Nel 2020, a tredici anni di distanza dal lancio del primo Apple ha presentato il modello SE di seconda generazione. E la sfida continua.
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