Il blocco delle attività per il Covd 19 sta mettendo in gionocchio il comparto agricolo.

Danni pesantissimi si rilevano nelle aziende florovivaistiche presti nel territorio che non riescono a commercializzare il raccolto che ha una forte deperibilità. Ma è tutto il comparto agricolo a soffrire con la chiusura dei mercati rionali, dei ristoranti, dei bar e delle attività di somministrazione di alimenti e bevande che si rifornivano dai produttori locali. Una crisi che non trova sbocco neanche attraverso i grossi centri commerciali che difficilmente si riforniscono dai produttori locali. La disdetta di forniture, i mancati ordini e la difficoltà nei trasporti determinano anche il licenziamento o la mancata assunzione dei lavoratori del settore. A denunciare questa drammatica situazione per l'economia locale sono il sindaco Alessandro Scano e l'assessore all'agricoltura Marco Ena con una comunicazione all'assessorato regionale all'agricoltura e all'Argea.

"Anche il settore zootecnico-dicono il sindaco e l'assessore- versa in una situazione di grave crisi a causa della riduzione dei consumi.

Si ricorda che il blocco del settore in questo periodo significa rinunciare al 60 per cento dei ricavi annuali.

Altra preoccupazione è lo stato di incertezza che influisce negativamente nella programmazione delle colture da impiantare in futuro.

Chiediamo-dicono Scano e Ena- un intervento tempestivo e la messa in atto di strumenti idonei per fronteggiare l'emergenza, pur nel rispetto di tutte le disposizioni a tutela della salute previste dai decreti governativi e del presidente della giunta regionale".

Raffaele Serreli
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