Gretini o indifferenti? C'è un oggetto il cui possesso già oggi divide i sardi in una delle due categorie: la borraccia. Prezzi, colori, materiali: c'è l'imbarazzo della scelta. Lavabilità e riutilizzabilità la differenziano dalla vecchia, e non ecosostenibile, bottiglia di plastica. Quest'ultimo materiale rappresenta l'85 per cento dei rifiuti marini, forma un'isola galleggiante nell'Oceano Pacifico e sempre più spesso viene trovata negli stomaci di pesci, cetacei e tartarughe. Arrivati in prossimità o forse oltre il punto di non ritorno affidarsi alla raccolta differenziata non basta. La battaglia per l'ambiente, adesso, si combatte sul terreno delle scelte di vita individuali: a partire dalla scelta di contenitori e utensili riutilizzabili al posto di quelli in plastica monouso non riciclabile. Piatti, posate, bicchieri e, appunto, bottiglie.

La rivoluzione è già in atto. In Sardegna, l'estate scorsa sarà ricordata come quella della svolta: sono migliaia gli isolani, soprattutto studenti, ma anche dipendenti comunali, che hanno ricevuto in dono una borraccia. Eliminare le bottigliette in plastica sostituendole con contenitori più "intelligenti" era, non a caso, il primo dei cinque suggerimenti per celebrare degnamente la Giornata della Terra, il 22 aprile scorso. Stesso consiglio in cima alla lista delle priorità dettata da Alessandra De Santis, del Centro documentazione conflitti ambientali, coordinatrice Atlante nazionale Economia circolare, per favorire la sostenibilità ambientale.

Parole al vento? Non proprio. Facciamo un "riavvolgi veloce" per vedere quanto è stato fatto su questo fronte. 10 giugno 2019, Cagliari. Manifestazione "Cagliari pulita", cento volontari raccolgono rifiuti sulla spiaggia di Giorgino. Uno degli sponsor (la farmacia Fasciolo) ha regalato ai partecipanti magliette e borracce.

22 giugno, Villaurbana, provincia di Oristano. Ultimo giorno di scuola. Agli alunni delle scuole materna, elementari e medie vengono consegnate 150 borracce in tritan e alluminio acquistate dall'amministrazione comunale.

Luglio, Porto Pollo, Palau, paradiso di surfisti, kitesurfisti e velisti: alcuni imprenditori hanno fatto installare un distributore di acqua alla spina e messo delle borracce a disposizione dei frequentatori. 5 agosto. Assemini. Il Comune decide di far installare delle "case dell'acqua" e la sindaca Sabrina Licheri annuncia: «Stiamo valutando l'idea delle borracce in Consiglio, con l'ipotesi di eliminare il distributore automatico del Municipio».

9 agosto. Nei resort della catena Delphina, nel nord Sardegna, viene dichiarata la guerra al Pet (nome del tipo di plastica utilizzato per le bottiglie): bottigliette sostituite da contenitori in vetro nei 32 ristoranti e 22 bar del gruppo, borracce in alluminio in regalo agli oltre 1.500 collaboratori della sede centrale di Palau e delle altre strutture ricettive, tutte dotate di fontanelle e dispenser.

12 agosto, Porto Torres. Il Comune destina mille euro all'acquisto di borracce destinate ai dipendenti comunali. Obiettivo: far fuori le bottigliette dagli edifici municipali.

18 settembre. Tortolì. Volontari puliscono le spiagge di Cala Moresca e Porto Frailis. Gli organizzatori (Arbatax Park Resort, associazione Vele Corsare di Arbatax, centri diving Arbatax Profondo Blu, Club diportisti Arbatax, Mediterranea diving club Arbatax, Ogliastra diving Bari Sardo, Nautica diving center di Santa Maria Navarrese, Ga Cagliari e Acli provinciali Cagliari) distribuiscono borracce in alluminio e portacicche.

28 settembre. Cagliari. Il Consiglio comunale del capoluogo, all'unanimità, vota due mozioni gemelle, arrivate una dai Progressisti e l'altra dai Riformatori: c'è l'impegno a vietare la plastica monouso prima in Comune poi nelle scuole e infine (vedremo quest'estate) al Poetto e rifornire di borracce i dipendenti comunali. 25 ottobre. Selargius. Il Consiglio comunale approva una mozione del M5s che prevede l'eliminazione della plastica monouso dagli uffici comunali, in occasione di eventi pubblici, nelle adunanze del Consiglio e delle Commissioni comunali e, ovviamente, la distribuzione gratuita di borracce ai dipendenti comunali.

Stesso giorno. Sorradile è fra le «migliori 10 città del settore Green City», promosso dalla Fondazione per lo sviluppo Sostenibile ed Ecomondo in collaborazione inoltre con il Green City Network: il sindaco Pietro Arca (72 anni), invitato a Rimini per ritirare il riconoscimento il 7 novembre, annuncia l'intenzione di acquistare borracce in metallo da consegnare «una per famiglia e una a ogni bambino». Non solo: «Alle famiglie consegneremo una borsa eco-compatibile per andare a fare la spesa ed eliminare del tutto la plastica».

28 ottobre. San Teodoro. Il Comune delibera un investimento da 2.500 euro per l'acquisto di borracce da distribuire gratuitamente ai ragazzi delle scuole materna, primaria e secondaria.

29 ottobre. Cagliari. «Ho già dato mandato agli uffici di fornire ai nostri dipendenti delle borracce metalliche in sostituzione delle bottiglie di plastica», annuncia l'assessore comunale all'Ambiente Alessandro Guarraccino mentre, al porto, si testa il Seabin, cestino galleggiante automatizzato in grado di raccogliere dall'acqua sino a 500 chili all'anno di rifiuti e microplastiche e assorbire grandi quantità di idrocarburi.

31 ottobre. Cagliari. Inaugurazione della stagione della Scuola calcio rossoblù. Ai 150 bambini e alle loro famiglie vengono regalate borracce di alluminio, segno concreto «delle scelte green della società rossoblù».

Stesso giorno, Iglesias. Il capogruppo dei Cinquestelle, Federico Garau, contesta la decisione di acquistare, per abbeverare i consiglieri comunali durante le sedute, 1.400 bottigliette d'acqua (confezione in materiale bio) al costo di 50 centesimi l'una. L'idea di dotare i consiglieri di borracce riutilizzabili, che potrebbero essere riempite nelle "casette dell'acqua" fatte installare alcuni anni fa dal Comune può essere buona, spiega il sindaco Mauro Usai, «ma sarebbero da valutare praticità, funzionalità e convenienza nel lungo periodo». 10 novembre. Villacidro. Il Comune acquista 2.500 borracce (bianche, col logo del Comune, capienza 750 millilitri) e le regala agli studenti del paese.

17 novembre. Carloforte. Borracce in alluminio per tutti gli studenti dell'Isola di San Pietro: acquistate dal Comune e distribuite dall'associzione Zema e dal consorzio Arcobaleno.

30 novembre. Via la plastica anche a Quartu, che aderisce al progetto promosso dall'associazione Give him a chance negli istituti di Pirri e Selargius. Duemila le borracce donate agli alunni.

21 dicembre. Posada, Torpè, Lodè e Bitti. Per Natale, il Parco regionale di Tepilora regala una borraccia in alluminio da tre quarti di litro a ciascuno degli oltre 800 bambini e ragazzi delle scuole dell'infanzia e dell'obbligo dei quattro paesi.

22 dicembre. Arzana. Il Comune spende 4.800 euro per acquistare borracce in alluminio con il logo del Comune e e la scritta "abbasso sa plastica" da regalare agli alunni delle scuole dell'obbligo.

22 dicembre. San Teodoro. Distribuite ai bambini dell'istituto comprensivo, nel corso della recita di Natale, le borracce promesse a fine ottobre dal Comune.

25 dicembre. Borraccia in dono a chiunque doni il sangue nella sede dell'Avis di Decimoputzu: tra i donatori anche il sindaco, Alessandro Scano. L'iniziativa proseguirà anche a gennaio.

28 dicembre. Borracce anche per gli studenti di Abbasanta: il Comune stanzia 2.000 euro.

La tendenza, in questo primo scampolo di 2020, sembra essersi intensificata. Il 2 gennaio, il Comune di Arbus ha stanziato 2.000 euro per comprare 600 borracce da regalare agli alunni dell'istituto comprensivo. Il 6 quello di Dolianova ne ha stanziati 3.000 per lo stesso scopo più 6.514 per il noleggio degli erogatori d'acqua di rete. Il 7 tocca a Decimomannu: distribuite 750 contenitori in alluminio agli studenti delle scuole del paese. Il 13 distribuite borracce agli alunni dell'istituto comprensivo "Taddeo Cossu" di Sant'Anna Arresi. Il 14 sono state distribuite agli scolari di Arzana le borracce acquistate prima di Natale. Il 17 tocca a Pabillonis: il Comune acquista 300 borracce a 2.000 euro. Un'invasione amica dell'ambiente che non sembra destinata ad arrestarsi.
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