Telefonini, che tortura. Eppure i sardi non riescono a farne a meno, neanche durante le festività. Oltre la metà confessa di essere così tech-addicted che una delle prime azioni che compie la mattina di Natale, appena sveglio, è proprio controllare lo smartphone.

A dirlo è una ricerca condotta da Groupon secondo cui c'è poi un altro 19% di sardi che lo fa entro un'ora dalla sveglia e solo il 2% riesce ad aspettare fino al pomeriggio.

Un "vizietto" che secondo il 45% dei sardi ha rovinato in passato le loro festività, percentuale che sale al 60% tra i genitori con figli diciottenni.

Una delle tradizioni natalizie che vorrebbero vedere più libera dalla tecnologia è il pranzo: il 38% dichiara di rinunciare di propria volontà al cellulare e il 30% ammette di avere il divieto di portare il cellulare a tavola. Il 14% confessa di essere spesso rimproverato dagli altri commensali e il 17% di ricevere occhiate di disapprovazione per tutta la durata del pranzo.

Con il cellulare, dicono gli intervistati, c'è un vero e proprio rapporto di amore-odio: le chat natalizie sono amate dal 45% dei sardi, dai classici auguri alle infinite discussioni sul menù natalizio passando per la definizione della lista degli invitati a cena e a pranzo.

E poi le foto: il soggetto che riscuote il maggior successo è il classico scatto di tutta la famiglia attorno al tavolo (proposta dal 43%), segue l'albero di Natale addobbato (postato dal 40%), la tavola imbandita (preferita dal 38%) e lo scartamento dei regali (il 33%).

Tra i lati "oscuri della tecnologia", in cima alla classifica (con il 48% dei voti) ci sono le fastidiose "catene di messaggi di auguri", in seconda posizione (con il 36% delle preferenze) i filtri al limite della realtà, il dover rispondere a messaggi di auguri da parte di persone con cui non si hanno rapporti durante il resto dell'anno (segnalato dal 29% degli intervistati), le gif natalizie che "impallano" lo smartphone di chi le riceve (odiate dal 21%) e i messaggi di auguri in stile "copia-incolla" che dimostrano il poco interesse di chi li invia (votati dal 19%).

(Unioneonline/D)
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