Abbanoa scrive ai sindaci: apriamo uno sportello in ogni Comune.

L'idea - decentralizzare il lavoro di gestione delle pratiche, come volture, nuovi allacci, cessazioni, in modo che i cittadini dei piccoli centri non debbano fare chilometri per trovare un ufficio - divide gli amministratori.

Calangianus, Orosei e l'Unione dei Comuni dell'Anglona e della bassa Valle del Coghinas hanno già aderito; ieri c'è stato un incontro con i rappresentanti del Comune di Cagliari, intenzionati ad attivare i corner nelle circoscrizioni, mentre l'Unione dei Comuni del Sulcis ha chiesto un incontro con Abbanoa per saperne di più.

Dall'altra parte si registra la protesta del sindaco di Oniferi Stefania Piras: "La 'pensata' prevede che queste operazioni le svolgano i Comuni con i propri dipendenti. E tutti sappiamo quanto i Comuni, soprattutto quelli medio-piccoli, siano in deficit di personale. Insomma, una Spa che chiede a un ente pubblico di impegnare dipendenti pubblici per svolgere compiti non istituzionali che dovrebbero svolgere persone selezionate, assunte, pagate da Abbanoa per fare quello. Il tutto prevedendo un rimborso di 3 euro a pratica".

Risponde il dirigente del settore Clients di Abbanoa Stefano Piras: "La società ha investito ingenti risorse per mettere a disposizione dei clienti una piattaforma tecnologica di ultima generazione che permette di operare ovunque ci si trovi, dal pc e dall'app per tablet e smartphone. Però ci siamo posti il problema di essere presenti e accompagnare le persone che hanno più difficoltà, gli anziani ad esempio. Per questo abbiamo avviato un progetto sperimentale che prevede, in ogni Comune che aderisce, l'installazione di un corner informatizzato anche touchscreen a disposizione di tutti, personale del Comune specificamente formato e autorizzato dal cliente e da Abbanoa per assistere il cliente. Tutto questo sarà a carico di Abbanoa".

Sulla questione, Desirè Manca, capogruppo del M5S in Consiglio regionale, ha fatto un'interrogazione in cui si chiede l'intervento del presidente della Regione e dell'assessore ai Lavori pubblici, sottolineando il fatto che Abbanoa "dovrebbe avere un maggiore rispetto dei soci".

Molto critico anche il presidente Anci Emiliano Deiana, secondo il quale ci sarebbero "elementi di illegittimità sul fatto che si possa dedicare personale assunto per finalità istituzionali dei Comuni per sopperire alle mancanze endemiche di una società per azioni".
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