L'Inps ha inviato venerdì 4 ottobre 519.586 sms per avvisare i percettori di reddito o pensione di cittadinanza che hanno presentato la domanda a marzo dell'obbligo di integrarla.

E se non saranno inviati i documenti integrativi entro il 21 del mese, il pagamento della rata di ottobre sarà sospeso, fino all'invio della documentazione mancante.

Lo ha fatto sapere lo stesso istituto pensionistico. Inoltre, ha spiegato il presidente del Inps Pasquale Tridico, "quando arriverà l'integrazione, i percettori riprenderanno ad avere il reddito, ma senza arretrati".

L'Inps ha precisato che le prime domande di reddito sono state presentate, a partire dal 6 marzo 2019, utilizzando un modello che è stato cambiato dopo un mese a seguito delle modifiche apportate alla legge. Di qui un regime transitorio per salvaguardare le richieste presentate in quel periodo. Regime transitorio che ora volge al termine.

Dunque bisogna integrare al più presto (sul sito dell'Inps c'è una pagina apposita) per evitare la sospensione del sussidio. Entro il 21 ottobre, se non si vuole perdere il sussidio del mese in corso. In caso contrario, si tornerà a percepire il reddito solo una volta integrata la domanda con i documenti richiesti, ma l'assegno di ottobre andrà perso comunque.

(Unioneonline/L)
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