Nessuno ha saputo più descrivere Sassari con la minuzia e l'arguzia di Enrico Costa.

Il Circolo culturale Aristeo promuove nella Biblioteca Universitaria sassarese, mercoledì 18 dicembre dalle 17, una giornata di studi per riscoprire il profilo letterario, artistico e storico di Enrico Costa attraverso le più significative testimonianze documentarie, e quindi restituire luce alla visione di una città così profondamente amata dal suo "cantore".

I 110 anni della sua morte sono stati celebrati con diverse iniziative, tra le quali anche le "passeggiate" in costume ottocentesco lungo il tragitto che percorreva Enrico Costa, cui esattamente un anno fa la città ha dedicato un monumento su proposta di un comitato organizzativo formato da intellettuali, docenti universitari, personalità della cultura e giornalisti, col sostegno della Regione e della Fondazione di Sardegna.

Il primo intervento della giornata di studi sarà a cura di Simonetta Castia, presidente di Aristeo, con una relazione dal titolo "Tra le carte di Enrico Costa. Il fondo della Biblioteca Universitaria e la collana 'Scritt'Inediti'", in cui viene chiarita la composizione eterogenea del Fondo e sono presentate in maniera compiuta e organica le diverse annotazioni originali.

La statua dedicata a Sassari a Enrico Costa
La statua dedicata a Sassari a Enrico Costa
La statua dedicata a Sassari a Enrico Costa

"Della figura di Costa ci occupiamo dal 2003 e lo facciamo in maniera convinta, non solo per recuperare tutto ciò che ci ha lasciato in eredità, affinché non vada perduto, ma per far sì che nel riscoprire i diversi interessi di questo personaggio, in qualche modo sia possibile riqualificare la città stessa".

Sempre per Aristeo, Stefania Bagella proporrà "Dallo scrittore alla famiglia. Specchi, ritratti e frammenti di vita", una viaggio tra le vicissitudini familiari e i momenti di natura privata dell'autore, documentabili all'interno del Fondo sotto forma di scritti e immagini fotografiche.

A tratteggiare i risvolti dell'intenso legame tra Costa e il suo archivio sarà invece Carla Merella, attuale responsabile dell'Archivio storico comunale, che illustrerà tracce, indizi e altri elementi di questo rapporto non solo in funzione dell'aspetto espressamente lavorativo.

L'archivista-paleografa Valeria Schirru spiegherà il valore de "L'archivio d'autore" quale scrigno di memorie e palestra letteraria che rappresenta una risorsa indubbiamente di grande fascino, in grado di descrivere la personalità dell'autore e il contesto del suo tempo.
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