Non hanno deluso le sorprese che l'amministrazione comunale aveva in serbo per celebrare il 700esimo anniversario dalla fondazione della chiesa di San Ranieri e della Madonna del Pilar: omaggi inattesi ed interessanti excursus storici sull'intitolazione del piccolo edificio di culto hanno destato l'interesse di un folto pubblico radunatosi in piazza Pilar per circa tre ore.

"Condividiamo oggi un momento unico che non verrà dimenticato" ha esordito il sindaco Debora Porrà. Nel palco allestito tra la chiesa - fra i più importanti edifici in stile romanico dell'Isola - e il palazzo comunale il pubblico ha ricevuto in omaggio copia dei carteggi originali del 1903 tra il sindaco di allora, Giuseppe Porru, e il Regio Ufficio per la conservazione dei monumenti della Sardegna.

L'installazione della copia dell'epigrafe (foto Simone Farris)
L'installazione della copia dell'epigrafe (foto Simone Farris)
L'installazione della copia dell'epigrafe (foto Simone Farris)

Reperiti grazie a lunghe ricerche d'archivio, i documenti risultano i più antichi incartamenti inerenti la chiesa ritrovati nel paese, e si riferiscono ad operazioni di pulizia e restauro della sua epigrafe che riporta il 1318 come anno di fondazione dell'edificio e in Arzocco de Garnas il nome del suo costruttore.

L'epigrafe è stata poi al centro della seconda sorpresa: due precise copie in arenaria sono state donate una alla stessa chiesa (tramite il parroco don Manunza) e l'altra per una installazione nel pavimento della piazza del Pilar, in un punto equidistante tra la chiesa e il municipio.

È toccato poi all'esperta Marta Deidda l'excursus storico sulla chiesa che ha preso il nome di San Ranieri con l'arrivo nel Sulcis dei pisani (di cui era patrono) che la fecero erigere e poi anche della Madonna del Pilar (patrona di Saragozza) con l'arrivo, a metà del XIV secolo, degli aragonesi.

L'esibizione del gruppo Fantafolk (foto Simone Farris)
L'esibizione del gruppo Fantafolk (foto Simone Farris)
L'esibizione del gruppo Fantafolk (foto Simone Farris)

"Una chiesa - ha evidenziato Marta Deidda - che presenta alcuni unicum nell'Isola tra i quali il campanile a vela in trachite e arenaria e l'unica statua equestre di San Ranieri della quale si ha notizia".

Sul palco sono poi stati omaggiati il parroco don Antonello Manunza, il Priore di Pisa (a suggello della vicinanza tra i due Comuni), l'associazione dei Cavalieri di San Ranieri e gli omonimi comitato cittadino e gruppo folk. A chiudere la serata la musica del trio "Fantafolk".

Simone Farris
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