Gli Stati Uniti hanno tirato un sospiro di sollievo dopo che Cesar Sayoc, il principale sospettato per aver inviato diversi pacchi bomba a esponenti democratici negli Usa, è stato arrestato.

L'uomo, che rischia 48 anni di carcare, è un grande sostenitore di Donald Trump ma non solo.

Nato a New York 56 anni fa, è un ex spogliarellista ossessionato dal fitness, che aveva come sogno nel cassetto quello di diventare lottatore professionista.

L'uomo accusato di essere "Unabomber" (Ansa)
L'uomo accusato di essere "Unabomber" (Ansa)
L'uomo accusato di essere "Unabomber" (Ansa)

Al momento dell'arresto Sayoc viveva nel suo furgone dopo che i genitori l'avevano cacciato di casa. Lo stesso van, fotografato dalle emittenti americane, è stato portato nella struttura dell'Fbi di Miramar, in Florida.

Sayoc ha un lungo elenco di precedenti penali. Si va dall'arresto per il furto di un veicolo nel 1999 alla detenzione di stupefacenti e truffa. Ma l'episodio forse più grave risale al 2002: secondo le carte del Miami Police Department l'uomo minacciò di far saltare un'azienda con un attentato dinamitardo "peggiore dell'11 settembre".

L'uomo è ora accusato di cinque diversi crimini: trasporto di esplosivo, invio illegale di materiale esplosivo, intimidazione, minacce contro ex presidenti degli Stati Uniti, aggressione contro agenti federali.

(Unioneonline/s.a.)
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