L'inchiesta della procura di Agrigento sui migranti bloccati a bordo della Nave Diciotti non è più a carico di ignoti.

Il procuratore Luigi Patronaggio "trasmetterà doverosamente i relativi atti alla competente procura della Repubblica di Palermo", si legge in una nota.

Sequestro di persona, arresto illegale e abuso d'ufficio, sono queste le ipotesi di reato contestate al capo del Viminale Matteo Salvini. Nel registro degli indagati è finito anche il capo di gabinetto del ministro.

''Tale procedura, prevista e imposta dalla legge costituzionale 16/1/89 n.1, permetterà, con tutte le garanzie e le immunità previste dalla medesima legge, di sottoporre a un giudice collegiale specializzato le condotte poste in essere dagli indagati nell'esercizio delle loro funzioni - spiega ancora il procuratore - . Uno dei quali appartenente ai qualificati soggetti indicati dall'articolo 4 della norma costituzionale''.

La svolta nell'inchiesta è arrivata oggi pomeriggio, dopo l'audizione al palazzo di giustizia di Roma del capo del Dipartimento per le Libertà Civili e l'immigrazione, Gerarda Pantalone, e del suo vice Bruno Corda. Entrambi i prefetti sono stati sentiti come testimoni.

LA RISPOSTA DI SALVINI - Non si è fatto attendere il commento di Matteo Salvini sugli sviluppi dell'inchiesta: "Ho saputo dieci minuti fa che sono sotto inchiesta per sequestro di persona, ma è difficile fermarci. Possono arrestare me ma non la voglia di cambiamento di 60 milioni di italiani", ha detto il ministro dell'Interno durante la festa della Lega a Pinzolo, in Trentino.

"È incredibile vivere in un Paese dove dieci giorni fa è crollato un ponte sotto il quale sono morte 43 persone e non c'è un indagato e indagano un ministro che difende i confini del Paese. È una vergogna".

Il vicepremier ha anche precisato che "gli immigrati a bordo della Diciotti sbarcheranno nelle prossime ore: gran parte saranno ospitati dalla Chiesa italiana, dai vescovi che hanno aperto le porte, i cuori e il portafoglio".

In serata Salvini si era scagliato ancora una volta contro Patronaggio: "Mi spiace che c'è qualche giudice che ha tempo di interrogare funzionari pubblici - ha detto il ministro dell'Interno -: vengano direttamente da me, mi sembra meschino prendersela con dei funzionari quando c’è un ministro e un vicepresidente del consiglio che si prende la responsabilità di dire No; se non lo avessi fatto non avremmo il calo degli sbarchi e le ong fuori dai piedi".

Poi il nuovo attacco affidato al profilo Facebook:

LO SBARCO - Si è concluso lo sbarco - disposto per ragioni sanitarie - dei 12 migranti (sei uomini e sei donne) dalla nave Diciotti, ormeggiata al porto di Catania oramai da cinque giorni.

L'ordine era stato dato dall'Ufficio di sanità marittima per 17, ma quattro donne si sono rifiutate di scendere perchè intendono aspettare i loro compagni di viaggio bloccati dal Viminale.

Cinque degli uomini a terra hanno la scabbia, oltre alla polmonite, e il sesto un'infezione delle vie urinarie.

LE VIOLENZE - Sulle undici donne presenti tra i 150 migranti, invece, i medici hanno accertato che tutte sono state violentate in Libia, presentano infatti evidenti segni delle violenze subite nei centri dei trafficanti umani

È questo il primo esito dell'ispezione compiuta questa mattina dagli ispettori del ministero della Salute e dei medici dell'Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera e regionali, per portare materassini, tappetini, tende e materiale per l’igiene intima.

Secondo quanto riportato da alcune agenzie di stampa, a chiederla è stato il comandante della nave: l'ispezione servirà per una valutazione sanitaria medica e per la verifica dei compiti di profilassi internazionale.

L'ALBANIA - Intanto "il Ministro degli Affari Esteri italiano Enzo Moavero Milanesi ringrazia l'Albania per la decisione di accogliere 20 profughi della nave Diciotti. Un segnale di grande solidarietà e amicizia molto apprezzato dall'Italia". La Farnesina annuncia così, su Twitter, la decisione dell'Albania di accogliere 20 migranti.

Il ministro degli Esteri albanese Ditmir Bushati conferma con un tweet: "Italia! Non possiamo sostituire l'Europa, ma siamo sempre qui, sull'altra sponda di un mare dove una volta eravamo noi gli Eritrei che soffrivano per giorni e notti nel mezzo del mare, aspettando che l'Europa si svegliasse! Ieri l'Italia ci ha salvato e oggi siamo pronti a dare una mano".

IL PARERE DELL'UNHCR - Nelle ore precedenti anche l'Unhcr, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, aveva chiesto all'Europa di accogliere i migranti che si trovano sulla nave da giorni a Catania.

È necessario, scrive in una nota, "offrire urgentemente posti di ricollocamento", e intanto invita l'Italia a consentire "lo sbarco immediato di coloro che sono a bordo".

"Nel corso della storia - dice Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati -, l'Europa ha riconosciuto il fondamentale obbligo morale e legale di venire in aiuto alle persone in fuga dalla guerra, dalla violenza e dalle persecuzioni. È giunto il momento di porre fine al botta e risposta che ha visto i Paesi competere in una corsa al ribasso su chi può assumersi la responsabilità minore per le persone soccorse in mare. È pericoloso e immorale mettere a rischio la vita dei rifugiati e dei richiedenti asilo, mentre gli Stati sono impegnati in un braccio di ferro politico per soluzioni a lungo termine ".

"Molte vite sono in pericolo", ricorda ancora l'Unhcr, riportando i dati di quest'anno che parlano di 1600 persone morte nel tentativo di raggiungere le coste europee.

(Unioneonline/s.s.-s.a.)

LE IMMAGINI:

Diciotti, 16 sbarchi dopo l'ispezione sanitaria
Diciotti, 16 sbarchi dopo l'ispezione sanitaria
Diciotti, 16 sbarchi dopo l'ispezione sanitaria
Le 16 persone saranno sbarcate per ragioni sanitarie
Le 16 persone saranno sbarcate per ragioni sanitarie
Le 16 persone saranno sbarcate per ragioni sanitarie
Le donne a bordo
Le donne a bordo
Le donne a bordo
Massimo Kothmeir, comandante della nave Diciotti
Massimo Kothmeir, comandante della nave Diciotti
Massimo Kothmeir, comandante della nave Diciotti
Ispettori del ministero della Salute, medici dell'Usmaf e regionali salgono a bordo della Diciotti
Ispettori del ministero della Salute, medici dell'Usmaf e regionali salgono a bordo della Diciotti
Ispettori del ministero della Salute, medici dell'Usmaf e regionali salgono a bordo della Diciotti
A sbarcare alcune donne e cinque eritrei (foto Ansa)
A sbarcare alcune donne e cinque eritrei (foto Ansa)
A sbarcare alcune donne e cinque eritrei (foto Ansa)

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ISPEZIONE SANITARIA E BORDO DELLA DICIOTTI:

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