"La riflessione che suscita in me Marcinelle è che non bisogna partire, non bisogna emigrare e dobbiamo lavorare a non far più emigrare i nostri giovani. Il mio pensiero va a loro quando ripensiamo a tragedie come quelle".

Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, al termine del Consiglio dei ministri di ieri sera, dopo le polemiche scoppiate ieri tra il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, e la Lega nel giorno dell'anniversario del crollo nella miniera di carbone in Belgio, in cui nel 1956 persero la vita 136 lavoratori italiani.

Ieri il titolare della Farnesina, nel ricordare la tragedia aveva affermato: "Non dimentichiamo che Marcinelle è una tragedia dell’immigrazione, soprattutto ora che tanti vengono in Europa. Non sottostimiamo la difficoltà di gestire un tale fenomeno ma non dimentichiamo che i nostri padri e nonni erano migranti".

Parole che erano state criticate da Fratelli d'Italia e dai capigruppo della Lega alla Camera e al Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo: "Paragonare gli italiani che sono emigrati nel mondo, a cui nessuno regalava niente né pagava pranzi e cene in albergo, ai clandestini che arrivano oggi in Italia è poco rispettoso della verità, della storia e del buon senso".

(Unioneonline/F)

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