''Siamo più di mezzo milione, orgoglio di Roma''.

Questo uno dei cori scanditi dall'affollato corteo del Gay Pride, che ha percorso le vie della Capitale.

Una manifestazione colorata e allegra, con cui la comunità Lgbt ha voluto, come da tradizione, mostrare tutto il proprio orgoglio, senza rinunciare a polemizzare con la politica e in particolare con le recenti esternazioni del neoministro Lorenzo Fontana (Lega) che ha dichiarato, innescando un polverone, che "le famiglie arcobaleno non esistono".

Il corteo per le strade di Roma
Il corteo per le strade di Roma
Il corteo per le strade di Roma

Da Roma la risposta dell'universo gay, che ha sfilato fino a piazza Madonna del Loreto.

Molte le personalità che hanno aderito all'iniziativa, partecipando in prima persona o lanciando messaggi di sostegno sui social, dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti a Emma Bonino, passando per il segretario del Pd Maurizio Martina.

E a Roma c'era anche Tina Costa, ex partigiana, oggi 92enne, a capo delle Brigate arcobaleno: ''Questa libertà conquistata sui monti - ha detto - deve continuare tutti i i giorni per i nostri diritti e dobbiamo far sì che siano rispettati. L'articolo 3 recita che ognuno è libero di vivere la propria vita come crede e deve essere applicato per tutti. Siamo qui per gridare la nostra libertà, vogliamo giustizia contro ogni fascismo".

(Unioneonline/l.f.)
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