Il caso di Julian Assange, il fondatore di Wikileaks che nel 2012 ha ottenuto asilo nell'ambasciata londinese dell'Ecuador mentre su di lui pendeva una richiesta di estradizione in Svezia per un presunto stupro (che lui nega di avere commesso), è tornato d'attualità dopo che l'Inghilterra gli ha negato lo status di diplomatico richiesto dal Paese sudamericano.

Lo status gli avrebbe concesso di lasciare la sede diplomatica di Londra.

La richiesta era stata inoltrata a seguito della concessione ad Assange di una "naturalizzazione accordata il 12 dicembre 2017". Notizia che era stata anticipata da alcuni media e che ora viene confermata ufficialmente dal ministro degli Esteri ecuadoriano Maria Fernanda Espinosa.

Ora però il caso Assange è di nuovo in stallo. Lo stesso Assange teme che, nel caso in cui uscirà dall'ambasciata, possa essere arrestato e poi estradato e giudicato negli Stati Uniti per la pubblicazione da parte di Wikileaks di segreti militari e documenti diplomatici americani nel 2010.

(Unioneonline/m.c.)

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