Martina Rossi non si è suicidata, ma è precipitata dalla finestra dell'hotel per sfuggire a un tentativo di violenza sessuale: ne è convinto il procuratore di Arezzo, Roberto Rossi, che ha chiesto il rinvio a giudizio per Alessandro Albertoni, 25enne, e Luca Vanneschi, 26 anni, entrambi di Castiglion Fibocchi.

La vicenda riguarda la morte della ragazza genovese, avvenuta a Palma di Maiorca nel'estate 2011: Martina era in vacanza con due amiche e la sera del 3 agosto erano uscite con quattro giovani.

Da qui il racconto dei protagonisti diverge: la ragazza avrebbe aspettato le amiche nella camera di Albertoni e Vanneschi, e di lei si sa solo che è precipitata dal balcone facendo un volo mortale di 20 metri; per gli inquirenti spagnoli si tratta di un suicidio, ma i familiari non hanno mai accettato questa tesi e hanno insistito per ulteriori indagini.

I due ragazzi vengono messi sotto torchio e, nel corso di un incontro vengono intercettati mentre parlano di un presunto tentativo di violenza sessuale; per il pm di Genova, Martina cercava di sfuggire alle grinfie dei due aguzzini saltando sul terrazzo accanto, ma aveva mancato la presa a causa degli asciugamani bagnati.

Il cadavere, riesumato nel 2014, aveva mostrato lesioni alla spalla e dimostrato che la traiettoria della caduta non fosse compatibile con un suicidio.

Per gli arentini ora è stato chiesto il rinvio a giudizio con l'accusa di morte in conseguenza di altro reato.
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