Il commando di attentatori che ieri ha causato trentadue morti e circa 270 feriti era composto da quattro attentatori.

Lo ha detto il procuratore federale del Belgio, Frederic van Leeuw, che questa mattina in una conferenza stampa ha aggiornato il mondo suoi fatti accaduti ieri.

Due sono i fratelli Ibrahim e Khalid El Bakraoui, che ieri si sono fatti esplodere rispettivamente all'aeroporto di Zaventem e alla stazione della metropolitana di Maaelbek, un altro è Najim Laachraoui, ritenuto l'artificiere della banda e quello degli attentati del 13 novembre a Parigi.

Il suo Dna è stato trovato su due cinture esplosive utilizzate nel novembre scorso a Parigi.

I media belgi pubblicano diverse fotografie in cui si vede il suo volto, mentre in quella ripresa dalle telecamere di sorveglianza dell'aeroporto di Bruxelles il viso è seminascosto da un cappello e da occhiali.

Secondo la procura federale c'è anche un altro uomo, il quarto, del quale non si conoscono le generalità ma che sarebbe in fuga.

BRUXELLES BLINDATA - La polizia belga ha condotto un'operazione a Schaerbeek alla ricerca delle persone che potrebbero essere coinvolte negli attentati di ieri mattina a Bruxelles.

Numerose perquisizioni sono state eseguite durante tutta la giornata e due uomini sarebbero stati fermati.

Durante il blitz a Schaerbeek sarebbero state trovate tracce di esplosivo, agenti chimici e una bandiera dell'Isis che riporta l'attenzione degli investigatori al messaggio di ieri mattina con il quale il Califfato ha rivendicato gli attentati.

Proprio in merito alla rivendicazione, tuttavia, il procuratore di Bruxelles ha detto in conferenza stampa che sono in corso degli accertamenti per verificarne l'autenticità.

In serata la polizia tedesca ha fermato tre kosovari che viaggiavano in auto da Bruxelles, mentre erano sull'autostrada tra Monaco e Salisburgo. Secondo i media tedeschi potrebbero essere legati agli attentati. I fermi sono stati confermati dalla polizia della Baviera. I tre uomini sono due fratelli e un terzo uomo, di età comprese tra 36 e 46 anni.

Due ordigni esplosivi sono stati trovati ieri sera all'aeroporto di Bruxelles.

Lo rivela una fonte della polizia belga citata dal quotidiano La Libre Belgique. Lo scalo è ancora chiuso. Sul posto sono arrivati gli artificieri.

Una terza bomba inutilizzata, oltre alle due fatte esplodere degli attentatori suicidi, è stata trovata dalla polizia all'aeroporto e fatta esplodere in seguito con una detonazione controllata.

Il terzo ordigno "non è esploso", ha reso noto il governatore della provincia del Brabant fiammingo Lodewijk De Witte.

Un secondo uomo sarebbe riuscito a fuggire dalla stazione della metropolitana di Maelbeek, teatro della terza esplosione di ieri mattina, e anche lui è ricercato dalle autorità, rendono noto fonti giornalistiche belghe.
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