M olto bene, finalmente si torna a parlare un po' di alta politica italiana, quella fatta di inciuci, sotterfugi, ammiccamenti, salti della quaglia, sgambetti, minacce, blandizie. Renzi (Italia Viva) auspica un ingresso in maggioranza di Forza Italia, che naturalmente dovrebbe sganciarsi da Salvini e Meloni. Berlusconi, sempre più a suo agio nei panni di padre della Patria, continua a predicare un'unità di intenti nella battaglia anti Covid. Salvini propone una federazione Lega-FI-FdI, mentre il presidente della Camera Fico scende in campo con la “rivoluzionaria” proposta di una conferenza dei capigruppo unitaria dei due rami del Parlamento. Una sorta di mini Bicamerale, destinata al fallimento come tutte le altre Bicamerali della storia della Repubblica italiana. Anche Conte auspica la collaborazione maggioranza-opposizione (salvo poi prendere le decisioni da solo nel cuore della notte) e Di Maio, nel nome del ritrovato spirito unitario, non risponde al telefono a Berlusconi. Molto bene, si discute di alta politica con l'obiettivo di salvare il Paese stremato dalla pandemia. Nel frattempo, l'Ansa ci informa che sta finalmente per concludersi la ricostruzione in Irpinia dopo il terremoto del 23 novembre 1980.

IVAN PAONE
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