« Q uei soldi sono spariti in anni e anni di attività politica per pagare manifesti, affitti di sedi, elettricità…».

L'altro giorno in tv un Salvini meno irruento del solito spiegava a Floris che i famosi 49 milioni che la Repubblica italiana vuole indietro dalla Lega si sono vaporizzati nei costi quotidiani della politica. E uno dice: ma i manifesti in Padania li stampano su cachemire? Poi però ecco spuntare una figura che può (letteralmente) illuminarci: Francesco Baraghetti da Bergamo, elettricista vicino alla Lega (un tempo eravamo pieni di intellettuali vicini al Pci, poi arrivarono gli imprenditori vicini al Psi, ora siamo all'elettricista vicino alla Lega. Vabbe'). E non era vicino per caso: come scrive il Corriere, secondo la Finanza tra 2018 e 2019 Baraghetti e un'altra società hanno ricevuto dalla Lega Nord 350mila euro.

Quindi gli elettricisti di Bergamo sono più cari dei dentisti di Lugano o ai leghisti si guasta il frigo tre volte al giorno tutti i giorni, per forza ciao ciao 49 milioni: pensa quanto avranno speso di idraulico. (Poi per fortuna Baraghetti era vicino alla Lega, e infatti secondo gli investigatori quei soldi dopo li ridava al Carroccio o a società collegate. Solo che prima gli faceva fare dei gran giri in Russia. Proprio un tipo strano. Però un buon vicino, dai).

CELESTINO TABASSO
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