A vevo un dentifricio sbiancante, avevo un mazzo di carte da gioco Dal Negro, avevo una raccolta di poesie di Ada Negri, avevo una stampa con il ritratto di Cristoforo Colombo, avevo la locandina del film Ombre rosse, avevo … Sì, queste cose e tante altre avevo. Le avevo ma non le ho più. Le ho distrutte e sostituite: dentifricio alle erbe, carte Modiano, poesie di Derek Walcott, ritratto di Toro Seduto, manifesto del film Anni verdi. Mi sono reso conto di essere stato moralmente riprovevole, irrispettoso dell'“altra storia”, e di avere dato credito ai racconti di mistificatori come gli antichi Tucidide, Erodoto, Tito Livio e i moderni Chabod, Huizinga, De Felice. Sono pentito, chiedo perdono per le colpe degli avi. La Storia comincia oggi, il passato va cancellato: è tutto lacrime, sangue e soprusi dell'uomo bianco. La sua civiltà è malsana, ciò che chiama progresso è veleno per la Terra. Le sue opere d'arte sono inni a Satana, le sue conquiste scientifiche insulti alla dea Natura. Uno tsunami iconoclastico mi ha travolto. Rinnego il passato. Amo Greta e i gretini. Talebani d'Occidente venite a ispezionarmi la casa e l'anima: le troverete politicamente corrette. Ora aderisco anch'io al Pensiero Unico Universale. Sono diventato puro di cuore. O, per contagio, correttamente scemo?

TACITUS
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