N ell'ottobre del 1541 Carlo V fece tappa ad Alghero. Affacciato ad un balcone della città catalana il sovrano spagnolo avrebbe pronunciato la celebre frase “Todos caballeros”. Uso il condizionale perché le fonti divergono, molti studiosi ritengono anzi che l'episodio non sia mai avvenuto e sarebbe una delle prime fake news della Storia. Tuttavia l'espressione è entrata nel linguaggio moderno per descrivere il riconoscimento indiscriminato di un particolare privilegio, annullandone così di fatto il prestigio.

Qualcosa di simile - se mi si passa il paragone e il vistoso salto temporale - potrebbe avvenire nelle prossime settimane in Sardegna qualora venisse approvata dal Consiglio regionale la proposta di legge per cambiare il contratto degli oltre cinquemila lavoratori di Forestas, che diverrebbero così dipendenti regionali. Todos caballeros, todos guardabosque, tutti a libro paga di Mamma Regione.

A scanso di equivoci, dico subito che questa riflessione non vuole sottovalutare la necessità di un riordino dell'Ente, né criticare la legittima aspirazione di qualsiasi lavoratore a migliorare la propria condizione, tantomeno quella dei forestali, categoria che svolge un'attività preziosa in una terra dove le criticità sono all'ordine del giorno (incendi, alluvioni, distorto uso del territorio, tanto per citarne alcune). E però non si possono nemmeno tacere le divisioni esistenti all'interno dei sindacati e soprattutto le fondate critiche che da più parti vengono mosse al provvedimento. (...)

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