Una pietra d'inciampo per ricordare Zaira Coen Righi, inserita in un percorso di memoria che significa conoscere, interrogarsi e poi non dimenticare.

L'International Inner Wheel Sassari Castello, questo pomeriggio, ha voluto renderle omaggio, con la collocazione della pietra d'inciampo di ottone lucente nel cuore della città, al numero 28 di piazza d'Italia, proprio davanti alla casa dove l'insegnante di scienze del liceo Azuni abitava.

Zaira Coen Righi, nata a Mantova ma sassarese di adozione dal 1919 dopo il matrimonio col medico Italo Righi, fino a quando il regime fascista proclamò le leggi razziali.

Fu costretta a lasciare la cattedra del liceo Azuni e alla morte del marito lasciò la Sardegna per raggiungere la sorella a Firenze, insieme alla quale venne arrestata e deportata ad Auschwitz il 23 maggio 1944 dove trovò la morte lo stesso giorno del suo arrivo nelle camere a gas naziste.
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