Il medioevo raccontato attraverso gli strumenti di tortura e le macchine da guerra, in mostra dalla serata di oggi a Iglesias.

Oltre cento riproduzioni storiche di gigantesche macchine belliche, armi, corazze e terribili marchingegni dell’inquisizione, costituiscono la pregevole collezione allestita in uno spazio espositivo d’eccellenza: il suggestivo Castello Salvaterra.

Opera dell’iglesiente Enzo Caschili, ex minatore di 74 anni, divenuto maestro d’armi per passione.

“Ho iniziato, circa vent’anni fa, con la realizzazione delle balestre, ma sono voluto andare oltre – racconta Caschili –. Ho iniziato quindi a documentarmi, attraverso scritti e iconografie, sulla grande varietà di strumenti bellici del periodo medievale, a cui ho aggiunto le macchine di tortura dell’inquisizione”.

Repliche perfette che Caschili ha forgiato nell’officina della sua casa. “Ringrazio gli amministratori comunali per aver apprezzato e accolto la richiesta mia e della Compagnia Balestrieri Fontana, che mi ha supportato in questo progetto, di poter dare una sede a questa mostra”.

Entusiasmo anche degli amministratori comunali e dell’assessore alla Cultura Claudia Sanna: ”Enzo Caschili, con il suo lavoro, ha permesso di valorizzare uno dei luoghi più suggestivi di Iglesias, dando a questa Amministrazione l’opportunità di incrementare l’offerta culturale e turistica della città”.
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