Bitti è un paese irriconoscibile, ancora sommerso da una montagna di fango e sassi giganteschi. Sulle porte delle case ci sono barriere di pietre alte più di tre metri.

E il lavoro delle ruspe, che non si è interrotto neanche durante la notte, non è bastato a spazzare via il resto dell'assalto potentissimo del maltempo. Sotto le strade e sotto i pavimenti delle case scorrono ancora potenti i torrenti che hanno rotto i canali tombati che attraversano tutto il centro. Proprio la potenza di uno di questi ha risucchiato improvvisamente una delle tre vittime, la novantenne Lia Orunesu, sorpresa dalla furia dell'acqua mentre si affacciava per capire cosa stava accadendo.

In paese in queste ore ci sono centinaia di volontari e il sindaco invita a non andare verso Bitti per evitare di congestionare le strade e rallentare le operazioni di sgombero.
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