«Il mio sogno è quello di recuperare la biodiversità locale. Orzo antico, grano Cossu: sono tutti cereali che ci sono stati tramandati dai nostri avi. Purtroppo, di fatto sono scomparsi».

Ventotto anni, laurea nella Penisola e in testa un progetto che sa di missione. Federico Lai da Oliena lo deve ai suoi nonni, prima di tutto, e al suo paese. Ai piedi del monte Uddè lo chef-biologo ha sfruttato nel modo migliore tre ettari di incanto naturalistico, a un passo dalla sorgente di Su Gologone. A breve avvierà la produzione di pane e pasta, prodotti realizzati con i grani antichi.
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