"Non ho fatto nulla di sensazionale, solo il mio dovere di cittadina". Parla Marina Cuccu, cagliaritana di 57 anni, la donna che ha difeso l'ambulante senegalese aggredito al Poetto assieme a una trentina di bagnanti sardi. "Non chiamatemi eroina", dice.
Uno dei fenomeni noti da anni si è ripresentato pochi giorni fa nell'ambito di un incendio che ha percorso un tratto della periferia nord-ovest della città: l'autocombustione di sterili e la presenza di zolfo. L'hanno appurata le squadre di soccorso del Ser Carbonia Protezione civile, accertandosi della presenza dei potenziali rischi per chi si inoltra (non è comunque così facile) nelle aree in cui si era concentrato il loro intervento. Sollecitata l'ulteriore messa in sicurezza dell'area.