Ieri sera 200mila persone sono scese in piazza a Barcellona per protestare contro l'arresto di Jordi Cuixart e Jordi Sanchez, leader delle due principali organizzazioni favorevoli all'indipendenza catalana.
I due sono finiti in manette con l'accusa di sedizione in riferimento ai fatti dello scorso 20 settembre, quando la Guardia civil effettuò alcune perquisizioni in edifici pubblici in cui sospettava fosse custodito il materiale per il referendum di indipendenza.
(Redazione Online/F)
Mentre è iniziato il conto alla rovescia per una risposta catalana entro giovedì all'ultimatum di Madrid sull'indipendenza, sono stati arrestati due dei leader indipendentisti catalani, Jordi Sanchez e Jordi Cuixart, presidenti dell'Assemblea nazionale catalana e Omnium. Entrambi sono accusati di sedizione in relazione alle manifestazioni di Barcellona del 20 e il 21 settembre.
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Oggi in Spagna si celebra la festa nazionale, nel pieno della crisi catalana. A Barcellona, in Plaça de Catalunya, si sono radunati gli unionisti, quella parte di popolazione che è contraria alla secessione della Catalogna. In mostra bandiere nazionali e cartelli con slogan del tipo "Sono catalano, sono spagnolo". (Redazione Online/F)
"In questo momento storico, come presidente della Catalogna, alla luce del referendum del primo ottobre, assumo il mandato del popolo a far sì che la Catalogna diventi uno Stato indipendente in forma di Repubblica. Proponiamo però che il Parlamento sospenda gli effetti della dichiarazione d'indipendenza per avviare un dialogo, senza il quale non è possibile raggiungere una soluzione concordata". È il discorso fatto dal presidente Puigdemont: una dichiarazione d'indipendenza a metà. (Redazione Online/P)
I contadini catalani sono scesi in piazza per le strade di Barcellona, a bordo dei propri trattori, per ribadire il proprio sì all'indipendenza della Catalogna dalla Spagna. Sulla questione è intervenuto anche il presidente dell'Ue, Donald Tusk, che ha invitato il leader separatista catalano, Carles Puigdemont, a non prendere decisioni che potrebbero rendere impossible il dialogo con la Spagna. (Redazione Online/P)